Eccoci qui, la novità di quest'anno portata da Persacolmondo è la testimonianza di un viaggio da backpacker nella terra dei canguri. Il famoso sogno australiano che la maggior parte di noi tiene custodito nel cassetto del comodino è diventato realtà... e la nostra realtà sarà quella di documentarlo passo dopo passo, per vivere tutti assieme questa esperienza unica (e speriamo incantevole).
La mia prima impressione di questa terra è positiva, sono qui da neanche una settimana e già mi sono innamorata dell'Australia, degli australiani (senza malizia) e della città di Melbourne.
È una città immensa, che racchiude diversi quartieri così diversi tra loro, da China town al quartiere italiano (potete immaginare quale lingua si parli qui, di certo non un inglese grammaticalmente corretto), dalla zona culturale con i suoi numerosi musei (rigorosamente gratuiti e con tour in lingua anch'essi free) fino all'isolato hippie, che cambia continuamente aspetto grazie ai numerosi writers che si ritrovano quotidianamente.
Ma questo è solo un piccolo assaggio di ció che è in grado di offrire questa città e poco a poco la scopriremo insieme.
Gli australiani sono un popolo estremamente rilassato, cordiale ed ospitale: non faccio in tempo a tirar fuori la mappa dallo zaino che subito si avvicina un australiano per chiedermi "What are you looking for?", in italiano "Cosa stai cercando?"; se non sanno la direzione fermano una seconda persona e nel caso anche una terza e non mi hanno mai lasciata andar via senza avermi dato la risposta esatta. Pensate che questa mattina ero seduta su una panchina, si avvicina una signora e mi chiede il permesso di sedersi e fumare una sigaretta: potete immaginare la mia reazione davanti a questa richiesta, ero completamente affascinata!
Molte persone mi hanno chiesto come mi trovassi con la lingua... beh, devo dire che molti australiani parlano così veloce che per capirli bisogna stare concentratissimi, appena mi distraggo un secondo perdo completamente il filo del discorso, ma sopratutto parlano in slang:
una cosa australiana non è "australian" ma "aussie", più corto e easy da pronunciare, proprio come il loro stile di vita;
dopo averli ringraziati non ti rispondono "you're welcome", letteralmente "sei il benvenuto" volto a significare "prego" ma "that's ok";
la Domenica , dopo una settimana di faticoso "yakka", lavoro, loro organizzano un "barbie", ovvero un barbecue, ma se vuoi mangiare a poco prezzo ti consigliano di andare in un "macca's", un McDonald's.
Capite?! Ogni parola si accorcia così tanto che in un secondo riescono ad esprimere mille concetti... quando il tuo cervello è ancora fermo al loro buongiorno, il "g'day".
Per quanto riguarda l'aspetto burocratico, potrei fare un post solo per quello (e credo lo farò hahaha) perché richiedono così tanti documenti, permessi, carte e altro che potrei parlarne per ore. Per esempio, queste prime due settimane sto lavorando in una scuola di musica per bambini e per farlo ho bisogno di una card apposita. "Cosa vuoi che sia una tessera" ho pensato, ma per averla bisogna avere l'assistenza sanitaria, che per averla bisogna avere un conto in banca che per aprirlo bisogna avere un numero di telefono australiano... un giro infinito solo per ricevere una tessera! Insomma, vi riassumerò tutto in un post, promesso :)
Per il momento vi saluto.
Come Persacolmondo è solita fare, concludiamo con una tip: continuate a seguirci per vivere insieme questo viaggio da backpacker in Australia.
Stay tuned e come direbbe un vero aussie: "G'day mate" (buona giornata amico)