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Abu Dhabi: una città, una scoperta


Abu Dhabi emirati arabi

In questo post vi racconterò di un recente viaggio fatto negli Emirati Arabi, più precisamente di Abu Dhabi e Dubai.

Abu Dhabi (letteralmente "Padre della gazzella"), un tempo caratterizzata dalla raccolta delle perle, oggigiorno si afferma tra le principali città al passo coi tempi, circondata da enormi palazzi riconosciuti in tutto il mondo... pensate che alcuni sono addiritturaclassificati a 7 stelle!!!

Partendo dall’ aeroporto di Milano Malpensa io e il mio compagno prendiamo il ns aereo delle ore 10.35 con Turkish Airlines. Dopo un breve scalo a Istanbul arriviamo nella calda terra di Abu Dhabi alle ore 1.15 pm (ora locale).

Come alloggio abbiamo scelto "Hotel centro _ by Rotana" in Yas Plaza (Yas Island), che dista 15/20 min circa dall'aeroporto.

Dopo qualche ora di sonno siamo pronti ad affrontare la nostra prima giornata qui ad Abu Dhabi, precisamente ai parchi: Yas Waterworld e Ferrari World, con un biglietto acquistato dall’Italia: 70 euro circa 2 parchi in 1.

Abbiamo iniziato dal parco acquatico: Per raggiungerlo c’è un piccolo bus express che collega i punti fondamentali dell’isola di Yas. prendiamo il blu express e in 2 fermate siamo arrivati.

Da fuori ha un aspetto "diroccato" ma una volta entrati apprezzi il parco per le sue caratteristiche di “design” delle varie attrazioni (ad esempio una è stata ricreata come un nido su un albero). All’interno del parco le attrazioni principali sono varie: scivoli, piscina, percorso col gommone e anche una "montagna russa". Oltre a queste elencate vi è una parte che ricrea le onde in movimento come quando si fa surf: con l'aiuto d un ragazzo si possono imparare le mosse basi per dirigerti sull’acqua con la tavola… è da provare, risate assicurate!hahaha


Per le 13.15 decidiamo di dirigerci al Ferrari World, che dista solo 5/10 minuti di camminata sotto il sole cocente. L’ingresso è al primo piano dello Yas Mall, è impossibile non riconoscerlo. Una volta entrati la prima giostra che abbiamo voluto fare ovviamente è stata quella dove viene riprodotta la velocità in cui viaggia una Ferrari, 370km/h: wow, che adrenalina! All’interno del parco le attrazioni sono varie: oltre a montagne russe vi sono anche dei filmati che spiegano pezzi di storia, addirittura in una attrazione devi interagire premendo il pulsante per dare la risposta corretta per vincere una fotoricordo su una Ferrari ( il tutto in inglese). Le aree delle varie giostre sono state riprodotte con vari paesaggi e atmosfere differenti, esiste anche una specie di MinItalia da percorrere a bordo di una macchina giocattolo. Per chi è super appassionato della Ferrari, invece, e vorrebbe immedesimarsi nella guida come un vero pilota, c’è la possibilità di farlo al prezzo di 98aed circa.



La destinazione del nostro secondo giorno è Al Ain, un paese vicino al confine dell’Oman.

Per le ore 8 arriva Moez, la nostra guida di questo tour (prenotato dall’Italia tramite Gray Line) che ci invita a salire sul furgoncino: pronti, partenza, via!!!

Appena siamo saliti ci informa che il viaggio fino alla nostra prima tappa dura un’ora e mezza, e in questo arco d tempo ci racconta storia e curiosità di questo paese, iniziando dal dirci che gli emirati arabi contano 9.300.000 abitanti di cui solo il 12% sono locali, i quali hanno numerosi vantaggi per cercare di incrementare questa bassa percentuale (esempio la scuola fino ai 16 anni è gratuita solo per i cittadini locali).

Un’altra curiosità riguarda un animale per loro molto importante: il cammello. Esso ha un valore molto alto, tant’è che viene venduto a una cifra che varia da 10000 a 1mln di dhiram. Per questi motivi è anche usato come regalo di matrimonio: più la sposa è bella più ne riceverà in regalo. Nel frattempo scendiamo per la prima tappa (non prevista) in un mercato tipico, dove vi sono per la maggior parte datteri. Inoltre notiamo alcune donne che, oltre ad avere l’Abaya, hanno una maschera di ferro color oro che copre l’altra parte del viso lasciando solamente in vista gli occhi. Essa, ci spiega Moez, veniva usata come tradizione dalle donne per preservarne la loro bellezza in quanto le alte temperature che arrivano fino a 50° possono "sfregiarle". Oggi questo accessorio viene usato perlopiù dalle signore più anziane.



La prossima tappa è quella del Museo Nazionale Al Ain: all’interno sono illustrate foto e riproduzioni della loro storia, usanze e costumi. Inoltre c’è una parte con i vari reperti archeologi. Terminata la visita andiamo nella vicina Oasi d Al Ain, dove ci viene illustrata da un ragazzo la loro agilità nel salire e scendere dalle palme per la raccolta dei datteri, che avviene a piedi nudi con il solo uso di una fune che circonda il tronco... davvero bravi e veloci!!!

Per di più, il sapore di questo frutto è molto buono e saporito!



Ultima tappa della mattinata si svolge al Museo del Palazzo di Sheikh Zayed, residenza privata del governante, oggigiorno è usata come museo. Qui si può vedere com’erano suddivise le varie stanze, di cui alcune riservate agli ospiti dove condividere una buona tazza del loro caffè, fatto con zafferano e cardamomo.

Dopo una pausa pranzo, sazi e soddisfatti, riprendiamo il pulmino e questa volta andiamo ai piedi del Monte Jebel Hafeet, che è stato un luogo importante per lo sceicco Zayed, racconta la nostra guida. Arrivati scendiamo e intorno a noi non c’è praticamente nulla, solo un canale dove scorre la sorgente di acqua calda... di pochissima acqua calda (devo dirvi la verità quest’ultima tappa non mi ha fatto impazzire).



Ora ci aspettano 2 ore d viaggio per il ritorno in hotel, nel quale decidiamo di voler raggiungere successivamente la Grande Moschea: vista l’ora riusciamo a visitarla in tempo per il tramonto (nel prossimo post ve ne parlerò, per ora vi lascio solo una foto!!!


La mattina del 3° giorno siamo andati al mare, precisamente all’Isola di Saadiyat, indicata come spiaggia più bella di Abu Dhabi: all’ingresso paghiamo 150 aed in 2 per ombrellone e sdraio con già incluso il biglietto di entrata (25aed a testa). Attraversiamo il piccolo ponticello di legno et voilà: benvenuti in un piccolo pezzo di paradiso, composto da una distesa di sabbia bianca e acqua cristallina e calda...che goduria! Intorno a noi non c’è praticamente nulla, ma in lontananza si vede un accenno del fulcro di Abu Dhabi.


Per combattere i 40° che iniziano a farsi sentire sempre più, cerchiamo un taxi con difficoltà, ma per fortuna ce n’era uno che, già prenotato da altra gente, ci ha gentilmente accompagnato all’Abu Dhabi Mall, questione di 10 minuti di strada. Questo centro commerciale è grande e ha vari negozi all’interno di grandi marche nel quale è piacevole passeggiare per ripararsi dal caldo opprimente che vi è fuori. Tra le tante vetrine, quello che ha attirato la nostra attenzione è stato "Fun City": è una sala giochi dove non capisci più dove sei ma l’unica sensazione che hai è quella di tornare bambino. Questo Mall non ci ha entusiasmato, ma il panorama che regala da alcune vetrate merita.

Terminata la nostra permanenza qui ci trasferiamo col taxi al World Trade Center, un altro Mall differente nella struttura: più particolare e piccolo. Esattamente di fronte all’entrata di questo edificio vi è l'entrata di uno spazio chiuso dove ci sono negozi, definiti come souk (= mercato) che vendono prodotti tipici e buona parte di souvenir. Neanche il tempo di entrare, un negoziante ci invita a vedere e provare I foulard che vendeva, tirandone fuori in grandi quantità ..Aiuto!!!!



Lasciandoci alle spalle il Mall proseguiamo a piedi in direzione " Le Corniche", attraversando pezzi di strade principali circondate da migliaia di edifici altissimi. Esso è il tratto di strada lungomare dove poter fare una semplice passeggiata dove puoi vedere la gente nella loro quotidianità: c’è chi si allena, chi si riunisce per una chiacchierata, chi pesca e chi come noi ammira il calar del sole.

L’indomani mattina, andiamo alla Yas Beach, situata a poche fermate dal nostro hotel: si tratta di una spiaggia artificiale, dove l’acqua non è bellissima ma è pur sempre piacevole. Facendo una passeggiata si può notare la struttura del Ferrari World da un lato, e dal lato opposto il "Coin", l’edificio visto lo scorso giorno. Su quest’ultimo lato della spiaggia c’è una piscina con un bar annesso e una zona docce, mentre in prossimità dell’uscita vi è la presenza di una piscinetta con la cascata… ottima per non sentire le calde temperature!



"We are going to Heritage Village" chiediamo al tassista: in 25 minuti arriviamo a destinazione; dato che la nostra visita qui sarà breve, gli chiediamo di aspettarci fuori per poi riprendere la corsa. Questo villaggio è una piccola rivisitazione della storia del paese, ma la vera bellezza di questo posto è uno scorcio da cui si può ammirare un panorama mozzafiato di questa città imponente che regala alla vista un immagine stupenda!Solo per quest’ultimo ne vale la pena di far tappa qui, a maggior ragione essendo ingresso gratuito.


Riprendiamo il nostro taxi e ci dirigiamo al Marina Mall. Durante questo piccolo tragitto è impossibile non notare l’edificio ancora non completato della copia dell’Atlantis di Dubai. Arrivati paghiamo la corsa, (98 aed = 25€ circa), ed entriamo nel Mall: di dimensioni grandi tanto da renderlo abbastanza dispersivo, lo giriamo in lungo e in largo e constatiamo anche qui che ci sono principalmente negozi di alte marche, il che lo rende per noi un pò noioso. Una cosa carina è la presenza di una ruota panoramica posta adiacente al Mall.

Dal qui ci spostiamo all’Emirates Palace, che non è distante da qui. Scendiamo e girando su noi stessi ammiriamo da una parte l’Emirates Palace ed esattamente posto di fronte il complesso delle Eithad Towers: si respira un’aria di libertà per I grossi spazi dedicati e di ricchezza per tutto lo sfarzo che c’è oltre quella porta, dato che si tratta dell’hotel più lussuoso di Abu Dhabi, l’unico con sette stelle (ve li descriverò nei prossimi post).



Per un dopocena coi fiocchi siamo andati nella zona del porto, posta esattamente vicino allo Yas Marina Circuit. Appena arrivati è impossibile non notare lo Yas Viceroy, che da fuori mostra i suoi colori brillanti facendo dei giochi di specchio con l’acqua. Percorriamo una passerella dove ci sono vari pub dove gustare un cocktail nei locali più In (es Cipriani), dove la musica è la padrona della zona: ottima serata!



La nostra ultima mattinata ad Abu Dhabi la trascorriamo allo Yas Marina Circuit, acquistando il nostro biglietto direttamente sul posto (30€ l’uno) e alle 10 iniziamo la visita completa con una guida in inglese e altre 20 persone circa nel nostro gruppo.Iniziamo il tour dai box, dove ci sono varie macchine da gara, dopodiché apre la clear e magicamente ci si ritrova in pista, esattamente nella zona del Pit stop, dove sull’asfalto si possono notare i segni lasciati dalle gomme: pazzesco!

Ora però ci spostiamo con un pulmino proprio sulla pista stessa, ripercorrendola dall’inizio alla fine, passando ad un certo punto esattamente sotto all’hotel Viceroy: noi ci abbiamo messo circa 6 minuti mentre il record è poco più di un minuto e mezzo. Dopo il divertente giro siamo entrati nella stanza di controllo e poi abbiamo fatto una foto di rito sul podio.Da qui per andare nella zona delle tribune (composte da poco più di 40000 sedute) passiamo davanti al Ferrari World, esattamente dal lato dove si espande una zona verde nella quale vengono svolti eventi e concerti.



Prima di lasciarvi, lascio qualche consiglio utile:


1) Se volete comprare la tessera dell’Etisalat (100aed) è possibile acquistarla all’aeroporto, la quale include 1 GB di internet + 5h di Etisalat.


2) Accertatevi di abilitare i pagamenti all’estero col proprio bancomat prima di raggiungere la destinazione.


3) Taxi: mezzo più comodo per girare Abu Dhabi,la quale non è dotata di metro ma di una linea dei bus (non ho mai provato a prenderne uno ma non credo sia un mezzo comodo sia per l’attesa sia per la durata del tragitto) NOTA: i taxi hanno una tariffa base di 12 aed.


4) Spiaggia Isola Saadiyt: per raggiungerla qualsiasi taxi non esiterà a non portarvi, ma attenzione per il ritorno, prenotate un tassista che vi aspetterà lì fuori all’orario prestabilito. (consiglio valido anche per la tratta che parte da Yas Beach)


5) Sempre riguardante il taxi vi consiglio di farlo aspettare e non terminare la corsa se la visita intermedia dura poco, vista la bassa tariffa oraria, come abbiamo fatto noi.


6) In tutti i Souk troverete negozianti agguerriti, pronti a invitarti a vedere il proprio negozio e propensi a proporti qualsiasi cosa ci sia all’interno: non credete di svignarvela al primo colpo!ahah


7) Questa città raggiunge temperature molto alte, armatevi di un abbigliamento leggero, pur mantenendo il loro “Dress code” richiesto dalla loro tradizione.


8) Per andare al bar Skylite, precisamente nell’Hotel Viceroy, armatevi di documento d’identità: io non avendolo con me ci hanno rimbalzati (serve a dimostrare di avere almeno 21 anni per poter accedere e bere qualcosa).


9) Per​ chi alloggia in un Hotel in Yas Island si ha diritto ad un voucher che ti permette di entrare gratuitamente e di noleggiare I teli mare per la Yas Beach


10) Consiglio vivamente l’hotel in cui abbiamo soggiornato: ottima posizione, buffet della colazione abbondante e di vario genere, camere pulite e personale super gentile.


11) Locale dopo cena?? ..Aquarium! (zona porto): mi ha dato sensazioni positive e messo di allegria. Optando per un tavolo all’esterno, i ragazzi del personale posizionano una sorta di pinguino per non sentire il caldo ;)


12) Vi ricordo che nell’emirato non è permesso bere alcolici per la loro religione, sono pochi i posti in cui è possibile consumarli.


13) Per la cena ci siamo affidati quasi sempre ai ristoranti o fast food all’interno dei Mall.


Next post: La Grande Moschea

Stay Tuned!!!


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