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Gent: una città, una scoperta!


Ciao a tutti!

Come promesso sono tornata a raccontarvi una Gent più "turistica" ma non per questo più noiosa o scontata, anzi...

Come vi accennavo nel post precedente, Gent è una città capace di stupire, affascinare e far emozionare ogni singola persona che decida di passare anche solo un weekend di relax ( io ho vissuto più di 6 mesi in questa fantastica città e dal mio rientro almeno una volta all'anno torno a farle visita, come se mi richiamasse a sé).

Detto questo, Gent è definita la città dalle tre torri: la gotica Cattedrale di San Bavone dove venne battezzato Carlo V, la Chiesa di San Nicola anch'essa realizzata in stile gotico, ed infine la Torre di Belfort, alta 91 metri e dominata dal Gulden Draak, un enorme drago d'oro, altro simbolo della città. Vi consiglio di salire sulla torre, offre una bellissima vista sull'intera di Gent (ma armatevi di pazienza per gli innumerevoli scalini... come tutte le torri del resto!)


Oltre ai tre simboli per eccellenza, un'altra cosa interessante da vedere a Gent è la banchina di Graslei, che in pochi metri offre un'intera sfaccettatura della storia della città: gli edifici che si affacciano presentano facciate realizzate con differenti stili architettonici. A lato di Graslei potrete ammirare il monumentale Sint-Michielsbrug, ponte di San Michele, decisamente affascinante al calar del sole, quando le strade si popolano di giovani studenti che prima di rientrare a casa dall’università si ritrovano in questo posto magico della città.

Se il tempo promette bene vi consiglio di recarvi in una delle numerose Frituur (c'è ne è una proprio al lato di Groentenmarkt, altro luogo da visitare poco distante da Graslei) e prendere un Bicky Burger ripieno di cipolle fritte e salsa Bicky (dalla ricetta misteriosa) e sedervi ad assaporare questa prelibatezza oleosa lungo le sponde del fiume... ne vale davvero la pena :)


Per meglio comprendere la bellezza della città vi consiglio di fare un tour in battello e contemplare la piccola Gent da un'angolatura differente. Per esempio, potrete ammirare il Castello dei Conti di Fiandra ed il punto in cui confluiscono i fiumi Leie e Schelda, da cui la città prende il nome (difatti "Gent" significa “confluente” e richiama il confluire dei due fiumi). Ma non dimenticatevi poi di visitarlo internamente, presenta un'intera collezione di strumenti di tortura appartenenti a diverse epoche storiche.


Un'altra tappa è il Vrijdag Markt, ovvero "il mercato del venerdì", dove appunto potersi recare ogni venerdì mattina e abbracciare il vero stile di vita cittadino. Al centro della piazza sorge maestosa la statua di Jacob Van Artevelde, patriota belga. Proprio su questa piazza apre le sue porte il locale Dulle Griet di cui vi parlavo nel post precedente e in cui lasciare in “ostaggio” la propria scarpa in cambio di un litro di Kwak.


Se decidete di passare il weekend a Gent, vi consiglio di fare una scappatina nella piazza della Sint-Jacobskerk, Chiesa di Sint Jacob, famosa non solo per la chiesa stessa, ma anche per il mercatino dell'antiquariato della domenica mattina e per la collezione di oggetti più introvabili (se vi hanno rubato una bicicletta, cosa che succede spesso a Gent, molto probabilmente la ritroverete in questo mercatino… a me è successo una volta).

Un'altra scappatina immancabile è una visita al Hot Club Gent, proprio di fronte a Groentenmarkt, un locale tipico che per raggiungerlo bisogna percorrere una stradina larga poco più di mezzo metro.

Restando sempre nel centro della città, molto suggestivo è perdersi nel quartiere medievale di Patershol e visitare la Graffiti Street, un’intera via decorata da giovani ed estrosi artisti.


Per ciò che riguarda il piacere del palato, non potete di certo tornare a casa senza provare il Ghent Waterzooi, uno stufato di pollo o pesce, il Gentse Stoverij, stufato di manzo affogato nella birra rossa e il mio amato Bicky Burger (che mi ha salvata parecchie mattine tornando dalla festa universitaria in Overpoort). Un altro posto che ho frequentato spesso è l’Amadeus, una steakhouse famosa per il suo all-you-can-eat di costolette di maiale (“ribs” in inglese).

Ai più golosi Gent offre diversi dolci, come i Waffles alla nutella con panna montata, una bomba calorica tipica belga (la cui versione di Gent è più sottile), gli Speculoos, piccoli biscotti allo cannella e tanto, tanto, tanto buonissimo cioccolato belga!

Gent (ed il Belgio in generale) pullula di cioccolaterie e piccoli negozi che vendono vere e proprie sculture di gustoso cioccolato a forma di scarpa, fiore, casa o ripiene di ogni aroma ed elisir. La cosa che mi ha dilettato fare durante il mio soggiorno studio è stato acquistare diverse praline con sapori differenti e fare una degustazione ad hoc.

Il mio posto preferito? Leonidas!

…e con questo dolce dettaglio vi saluto augurandovi un buon soggiorno nella città belga che mi ha affascinata ed ammaliata!!! Buon viaggio a tutti!!!


Ah, dimenticavo una cosa importante: se andare a Gent durante l'autunno/inverno portate con voi un kway o un ombrello, pioviggina spesso (quella pioggierellina fastidiosa che ti fa arricciare i capelli).


E... per chi non avesse ancora fatto, vi consiglio di leggere il mio post su una visita non convenzionale della città di Gent:http://persacolmondo.wixsite.com/persacolmondo/single-post/2017/05/22/Gent-come-scoprire-la-citt%C3%A0-in-modo-alternativo



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