Bangkok, inizialmente piccolo villaggio di pescatori, dal 1782 è la capitale della Thailandia e luogo d'eccellenza del contrasto, dove l'antica cultura e le storiche tradizioni convivono in perfetta armonia con i contemporanei e frenetici ritmi. La città di Bangkok è divisa in due parti dalla ferrovia: ad ovest l'area più antica, spirituale e zen, ricca di numerosi templi e affollati mercati alimentari e ad est la città più moderna, con i suoi numerosi palazzi specchiati e ultra moderni. La città ha cambiato diverse volte il suo nome: inizialmente Bang Makok, poi Rattanakosin, ovvero "città del gioiello" ed infine l'attuale Bangkok.
Io e i miei compagni di viaggio siamo stati in questa affascinante città 3 giorni, riscoprendola poco a poco e devo dire che qualche giorno in più non sarebbe stato male.
RAGGIUNGERE BANGKOK DALL'AEROPORTO
I principali voli internazionali atterranno all'Aeroporto di Suvarnabhumi, una trentina di chilometri dal centro città e perfettamente collegato attraverso la linea ferroviaria BTS, o Skytrain, che ferma a Phaya Thai. Il costo del biglietto è di 45 bath e il viaggio dura 30 minuti con una frequenza di 15 minuti... decisamente comodo!
Se decidete di prendere un taxi, sappiate che per questi c'è un'organizzazione impeccabile: non basta uscire dall'aeroporto e alzare il braccio, anzi, saranno i taxisti stessi a spiegarvi come fare. Recatevi nell'area taxi (è ben segnalata da cartelli colorati) e mettetevi in fila davanti al totem più idoneo a voi, taxi "con bagagli grandi", "con bagagli poco ingombranti" e "familiari", ritirate i biglietto e leggete il numero del parcheggio della vostra vettura.
Come nella maggior parte delle città, prestate attenzione al tassametro: sono soliti non farlo partire e poi farvi pagare uno sproposito per la tratta (che indicativamente varia dai 300 a 700 bath a seconda del punto di destinazione).
COSA VISITARE
Per visitare una città così immensa come Bangkok è necessario dividere le diverse zone e concentrarsi su queste. Impossibile fare tutto in un giorno, considerando anche i vari spostamenti da una parte all'altra (soprattutto se con il tuk tuk e nel traffico cittadino). Noi il primo giorno abbiamo visitato il Wat Pho (noto anche come Buddha Reclinato o Sdraiato), il Wat Phra Kaew, il Gran palazzo Reale, il Buddha di Smeraldo, il Wat Suthat e da lì abbiamo preso un tuk tuk per raggiungere il Wat Traimit, o comunemente noto come Buddha d'Oro. Siamo partiti alle 7 di mattina e siamo rientrati in hotel intorno alle 18, per farci una doccia rapida e tornare alla scoperta della città in notturna.
Per ridurre al massimo i tempi di spostamento, abbiamo preso una lancia e risalito il fiume Mae Nam Chao Phraya fino ad un piccolo molo vicino al Wat Pho.
Abbiamo speso 100 bath a testa per un viaggio di 30 minuti circa. L'acqua del fiume non è limpidissima ma è un'esperienza che consiglio di fare, soprattutto a bordo di una di queste piccole lance dove il motore è stato staccato brutalmente da un camion e messo sulla lancia! Il Wat Pho è il Buddha Reclinato più lungo in assoluto, ben 46 metri con 15 metri di altezza.
Dicendo Bangkok viene subito in mente il Wat Phrae Kaew, simbolo per eccellenza delle città che comprende il Palazzo Reale, ovvero la dimora della famiglia reale voluta da Re Rama I, (proprio colui che nominò Bangkok Rattanakosin) e il Buddha di Smeraldo, una meravigliosa statua del Buddha alta solo 66 cm. Pensate che proprio dietro questi pochi centimetri si nasconde una lunga e travagliata storia: ricoperto di gesso e foglie d'oro, il Buddha venne inizialmente collocato a Chiang Rai, e poi dimenticato per anni in un magazzino fino al giorno in cui cadde, il gesso si ruppe e il lucente colore dello smeraldo venne baciato dalla luce del sole. Così, una volta eliminato lo strato di gesso, la piccola statua tornò al suo splendore iniziale e venne depredata e portata in Laos, fino a quando l'esercito thailandese marciò sul Vietnam, si riprese il Buddha e lo riportò definitivamente in Thailandia.
Purtroppo non è possibile scattare foto al Buddha di Smeraldo.
Il Wat Phrae Kaew è aperto tutti i giorni dalle 8.00 alle 15.30; il mio consiglio è quello di andare la mattina presto per evitare le lunghe code di turisti che affollano giornalmente le porte di questo bellissimo complesso.
Prestate molta attenzione agli indumenti che indossate, perché all'ingresso sono davvero fiscali: niente pantaloncini, minigonne o canotte. Se patite particolarmente il caldo portate con voi un pareo da indossare solo in queste occasioni (mi raccomando, l'uso del pareo non è consentito per gli uomini). Non allarmatevi se lo dimenticate, proprio di fronte all'ingresso principale del Palazzo Reale ci sono dei piccoli negozietti, lì potrete trovare una soluzione! L'ingresso costa circa 500 bath.
Poco distante dal Wat Phrae Kaew si trova il mercato degli amuleti. Pensate che si racconta che ogni persona abbia il proprio amuleto porta fortuna e questo si trovi esattamente in questo piccolo mercato... che caso vero?!ahahah ;)
L'altra nostra tappa è stata il Wat Suthat Thepphawararam e le sue 150 raffigurazioni di Buddha interamente realizzate a mano. Questo tempio buddista è poco conosciuto dai turisti ma al contempo stesso è un importante luogo caro ai thailandesi per le celebrazioni di cerimonie da parte dei sacerdoti brahmani.
L'anziano monaco che abbiamo conosciuto all'ingresso ci ha raccontato che questo complesso venne fatto costruire per ospitare una grande e antica statua del Buddha trasportata via fiume dalla città di Sukhothai. Una volta arrivata in città, prima di essere riposta all'interno del tempio, la statua venne fatta sfilare per una settimana lungo le principali vie della città. È stato molto interessante ascoltare questo racconto, nonostante le varie difficoltà linguistiche e culturali. Il Wat Suthat Thepphawararam è aperto fino alle 21.00 e l'ingresso costa 20,00 Bath.
Esattamente di fronte al Wat Suthat si trova la Giant Swing, gigante altalena rossa.
Infine, la nostra ultima tappa prima di vivere Bangkok by night è stata il Wat Traimit, il tempio del Buddha d'Oro più grande al mondo (pensate che pesa ben 5,5 tonnellate). Non fatevi intimorire dalla scalinata e dal caldo, vale davvero la pena salire al quarto piano di questo edificio per restare ammaliati dalla bellezza di questa imponente e luccicante statua. Anche la storia che si nasconde dietro questa statua è molto interessante: si racconta che, per proteggerla dalla razzie, sia stata ricoperta interamente da gesso e pezzi di vetro colorato. La statua rimase abbandonata nel regno di Ayutthaya fino a quando Rama I agli inizi dell'800 ordinò di portare a Bangkok, nuova capitale del regno, tutte le immagini del Buddha presenti nelle rovine del paese. Giunto a Bangkok rimase in un tempio minore per più di 200 anni, fino a quando non venne costruito un tempio più grande; durante lo spostamento le corde non ressero, il Buddha cadde a terra e il gesso si ruppe... così la grande scoperta: la statua era in oro massiccio!
Siccome la scoperta avvenne proprio alle porte della ricorrenza dei 2500 anni dalla morte di Gautama Buddha, i media thailandesi descrissero questo evento come se fosse un miracolo.
L'intera storia è documentata da diversi cartelloni alle porte del tempio, aperto fino alle 17.00 pagando un biglietto di 40 Bath.
Dopo questo ultimo sforzo (considerate il caldo dell'afoso agosto thailandese) abbiamo preso un tuk tuk, ci siamo addentrati nel traffico della città per rientrare in hotel, rinfrescarci un attimo e proseguire la scoperta della città sotto la luce della luna.
Cosa non poteva mancare? Una visita a Patpong, il luogo per eccellenza della movida notturna thailandese... e della perdizione!
Come mio solito, amo lasciarvi con delle tips utili, ma questa volta ve ne lascio solo una: leggete il prossimo post per scoprire nuovi angoli di questa maestosa città.
Stay tuned