Finalmente ce l’ho fatta!!! Dopo tanti anni sono riuscita a prendere parte allo Storico Carnevale d’Ivrea!!!
La scorsa domenica mi sono armata di tanta curiosità e voglia di divertirmi, ho selezionato i miei vestiti più vecchi e comodi (sapendo di riportarli a casa completamente sporchi di arance) e sono partita, destinazione Ivrea, dove si è concluso proprio ieri l’ultima giornata del carnevale.
Il carnevale d’Ivrea è una delle manifestazioni italiane più antiche… Pensate che fonda le sue origini nell'antico medioevo italiano quando un ricco barone impose la legge jus primae noctis, secondo la quale egli poteva “approfittare” della prima notte di nozze delle donne della città. Un giorno la figlia di un mugnaio, rifiutandosi di consumare la sua prima notte di nozze col barone, si ribellò accendendo una vera e propria rivolta popolare, la quale si concluse con la scacciata definitiva del barone dalla città…
Ed è proprio questo lo spirito del carnevale: rievocare un episodio di affrancamento dalla tirannide e di liberazione del popolo!!!
L’eroina della festa è quindi la Mugnaia: giovane donna identificata con grande cura nei giorni precedenti al carnevale. La Mugnaia sfila in abito bianco, in compagnia di due giovani donzelle, su una carrozza dorata trainata da cavalli bianchi… regalando caramelle e mimose al popolo della città!!!
E’ stato emozionante vedere la devozione della gente verso questa giovane donna, tanto da interrompere le proprie attività al suo passaggio.
Prima di entrare in città (il cui ingresso costa 8 euro), mi hanno consigliato di acquistare il tradizionale frigio rosso “per renderti immune alla arance” mi ha confessato una delle organizzatrici “se indossi questo cappello gli uomini del feudatario, che lanciano arance dai carri, non ti possono colpire… senza cappello invece puoi essere oggetto di attacco!”. Ovviamente l’ho acquistato… ma essendomi messa sempre nelle prime file per “vivere pienamente” il carnevale sono stata colpita diverse volte, anche in volto… e vi devo confessare che ricevere un’arancia in faccia fa davvero male!!
Nonostante i numerosi lividi, il momento che ho apprezzato maggiormente è stato proprio quello della battaglia delle arance!!!
La battaglia vede due grandi schieramenti: da una parte gli aranceri, vestiti con i colori della propria contrada e senza protezione alcuna, restano fissi in una determinata area della città e rappresentano il popolo. Dall’altra parte le armate dei feudatari, con caschi e protezioni, girano per la città con carri trainati da cavalli... Due schieramenti opposti, entrambi armati solo da succosissime arance e da tanta voglia di divertirsi assieme, rievocando un momento storico decisamente importante.
Sono rimasta impressionata dall’estremo rispetto delle regole e delle persone che prendono parte alla manifestazione: l’intento non è farsi male o aizzare asti, ma divertirsi assieme!!! Pensate che ho visto un feudatario togliersi le protezioni e combattere, a suon di arance, con un singolo aranciere per poi stringersi la mano e farsi i complimenti per i lanci fatti!!! Decisamente favoloso!
Da grande curiosa che sono, ho chiesto ad un anziano signore perché utilizzassero le arance. Mi ha spiegato che anticamente delle giovani fanciulle, per farsi notare, lanciavano ai ragazzi del corteo numerosi coriandoli, confetti, fiori... e arance, considerate un frutto “aristocratico ed esotico”. Nel corso degli anni i giovani ragazzi iniziarono a rispondere a questi gentili attacchi… fino a trasformarsi in un vero e proprio duello!
Consiglio a tutti di prendere parte, seppur da spettatore, a questa formidabile manifestazione folkloristica, ma prima alcuni consigli utili:
1. Indossate vestiti comodi, pratici e ai quali non siete molto affezionati perché si “conciano da buttare via” per riprendere l’espressione di mia madre… hahaha!
2. Comprate il frigio rosso o indossate un berretto, l’importante è che sia di questo colore… Ne va della vostra incolumità!
3. Se volete entrare nell’area di tiro (dove sono stata io) evitate di portare la reflex o macchine fotografiche ingombranti… perché poi dovete decidere se riparare con le braccia il volto o la reflex!
4. Assaggiate la Torta 900, simbolo per eccellenza della Pasticceria Balla. E’ una dolcissima torta al cioccolato farcita con crema al cioccolato. Vi consiglio di non mangiarla dopo pranzo perché vi riempie (io l’ho mangiata alle 11.30 e mi ha saziata fino alle 17.30)
5. Arrivate la mattina. La battaglia delle arance è nel pomeriggio, ma l’atmosfera che si vive sin dalla mattina è imperdibile: i giovani si preparano, riscaldano i muscoli per i lanci, bevono birra e ballano tutti assieme nelle piazze
6. Non preoccupatevi per le 600 tonnellate di arance utilizzate per la battaglia: sono arance “speciali” provenienti dalla Calabria e non adatte al consumo umano. Inoltre, al termine della battaglia, vengono utilizzate come concime agricolo.
7. Ma soprattutto godetevi più che potete questa adrenalinica battaglia all’ultimo spicchio!