San Pedro de Atacama, a 2.438 metri di altitudine nell'arido altopiano delle Ande cilene, non è solo il luogo ideale da cui partire per effettuare entusiasmanti escursioni nelle zone limitrofe (di cui vi ho parlato in questo post), ma esso stesso merita almeno una giornata del vostro tempo.
San Pedro, un’oasi nel deserto di Atacama del Cile, è definita la porta del cielo, pervia della sua altitudine, del clima e dall’assenza d’inquinamento luminoso. Meta prediletta di astronomi ed appassionati di stelle, ogni sera i suoi osservatori diventano i veri protagonisti della scena.
A San Pedro il tempo sembra essersi fermato ad alcuni anni fa e la globalizzazione stenta ad arrivare. I cellulari non prendono ovunque, spesso la corrente elettrica viene meno e bisogna ricorrere alle candele, ma soprattutto gli edifici tengono ancora vivi gli stili architettonici di allora, anche dopo la loro ristrutturazione.
Pensate che le prime tracce di vita nel deserto di Atacama risalgono al 10.000 A.C.; inizialmente nomadi, iniziarono ad instaurarsi nel pueblo di San Pedro solo nel 2.000 A.C.. La principale attività che svolgevano era l'allevamento di lama: mangiavano la loro carne, si scaldavano con la loro pelliccia e fertilizzavano il terreno con i loro escrementi.
Le prime case erano realizzate in paglia e successivamente sostituite con adobe (impasto di argilla, sabbia e paglia essiccata al sole), ancora molto diffuso ed utilizzato.
Perdersi a San Pedro è molto difficile, l'intera cittadina si sviluppa lungo la Calle Caracoles, con i suoi numerosi negozietti, tour operator e ristoranti estremamente cari. Io vi consiglio di allontanarvi da questa via ed imbucare una delle sue traverse e girovagare senza meta... credo che questo sia l'unico modo per conoscere davvero una cultura ed una civiltà.
Visitate il museo archeologico Gustavo Le Paige, ricco di manufatti e ceramiche ancora conservati in ottimo stato e mummie. Si, avete capito bene, troverete anche delle mummie; il culto della mummificazione dei corpi era molto diffuso anche in quest'area del globo. Il museo si trova nell'omonima via, al civico 380, ed è aperto tutti i giorni fino alle 18.00.
Un altro posto in cui vi consiglio di andare è la Plaza Mayor, sulla quale si affaccia una casa di adobe definita dai locali come la casa di Pedro de Valdivia, conquistatore spagnolo, e la Iglesia de San Pedro. Eretta nel XVI secolo e dichiarata monumento nazionale cileno, la chiesa è costruita interamente in adobe, ad eccezione del tetto, realizzato in cardòn, legno proveniente dal cactus. Il campanile della chiesa, inizialmente assente, venne realizzato solo nel 1890.
Se capitate qui a giugno, ricordatevi che il 28 e 29 si festeggia Fiesta de San Pedro, durante la quale confraternite religiose si riuniscono a ballare e cantare in onore dei patroni.
Un'altra cosa da non perdere sono i mercatini di artesania, artigianato locale: fermatevi alle bancarelle e interagite con la gente del posto, saranno ben contenti di raccontarvi parte della loro storia e cultura...del resto San Pedro è noto come "pueblo de artesanos". Da peluches a forma di lama fatti in lana, a ponchos coloratissimi, passando per manufatti in ceramica o argilla, fino ad arrivare a collane e braccialetti. Questi piccoli mercatini sapranno soddisfare ogni vostro gusto. Non dimenticativi delle matiere e della yerba (o hierba) mate, estremamente energizzante.
Per quanto assurdo possa sembrare (per lo meno a tutti coloro che non sono ancora venuti alla scoperta di questa terra) masticare foglie di coca o bere il te mate è quasi un rito quotidiano se si vuole sopravvivere a questa altitudine.
Penso di avervi già detto troppo su questo posto incantevole, non vorrei rovinarvi troppo la sorpresa...
... quindi non mi resta che augurarvi buon viaggio a tutti.
Come da tradizione, alcune tips per voi:
1) Il modo più semplice per raggiungere San Pedro è atterrare a Calama, città mineraria, e prendere il bus.
In un'ora e mezza circa di strada nel mezzo del nulla inizierete a scorgere le piccole case di San Pedro.
2) Un argomento importante, e a volte trascurato, è l'altitudine. Io, per esempio, l'ho sofferta molto il primo giorno che sono arrivata. È fondamentale acclimatarsi lentamente. Fermatevi qualche ora ad Atacama e una volta giunti a San Pedro non partite subito per mete ad altitudini eccessive (come il Tatio per esempio). Camminate lentamente, tenendo il petto e le spalle sollevate verso l'alto. Evitate scatti improvvisi o corse. Respirate intensamente. Bevete molta acqua, con cadenza regolare anche se non avete sete. Mangiate leggeri e non abbondate troppo con gli alcolici. Masticate foglie di coca (o bevete il the).
3) A San Pedro ci sono pochi posti in cui poter prelevare e non ovunque prendono il bancomat, valutate di prelevare a Calama.
4) Questione indumenti: se visitate il nord del Cile d'estate (mi riferisco all'estate italiana) ricordate che le stagioni sono al contrario e che questo posto è famoso anche per la sua escursione termica: di giorno in canotta e di notte con sciarpa e guanti. Classico indumento a "cipolla". Portate vestiti comodi e tecnici. Non dimenticate cappellino, occhiali da sole e protezione solare.
Per ora è tutto... stay tuned!