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Se si fà in quattro per renderti felice, è una pizza!


Lo sapevate che il 17 Gennaio è la giornata mondiale del pizzaiolo e dell'arte della pizza?

Ebbene sì, la pizza viene festeggiata in questa data precisa non a caso: coincide con la celebrazione di Sant'Antonio Abate, protettore del fuoco, dei fornai e dei pizzaioli; inoltre, pare che nella medesima giornata in passato le famiglie dei pizzaioli chiudessero le loro pizzerie per radunarsi tutti assieme per accendere un fuoco di ringraziamento al loro santo protettore.

Sant' Antonio Abate_ persacolmondo

 

"Se si fa in quattro per renderti felice, è una pizza"

 

Chi ha inventato la pizza? Come nasce? Dove?

Per cercare di rispondere a tutte queste semplici domande, bisogna ripercorrere la storia della pizza e dei suoi ingredienti a partire da molto lontano ...infatti migliaia di anni fa, alle origini della storia, l'uomo diventava agricoltore, raccoglieva i chicchi di grano e quando ne aveva bisogno se ne nutriva. In seguito l'uomo scoprì che poteva anche impastare quel grano con l'acqua e arrostirlo forma di disco su pietre roventi. I primi che fecero questa procedura aprirono la strada alla conquista del pane, delle schiacciate e delle pizze per come le conosciamo oggi.


Il grande passo successivo fu quando venne scoperto il principio della lievitazione e fu inventato il primo forno per una cottura molto più comoda rispetto al passato. Questo avvenne circa 6mila anni fa, in Egitto nella zona della mezza luna fertile, dal Nilo all'Eufrate.


Per veder comparire finalmente la pizza per come siamo abituata a riconoscerla ai giorni d'oggi bisogna ancora aspettare il Settecento e il motivo di questo ritardo è lo stesso che presiede la nascita degli spaghetti al pomodoro.

Il pomodoro in Europa non esisteva fino a quando non venne introdotto dall'America, dopo la sua scoperta nel 1492. Da quella data passò ancora un secolo e mezzo prima che gli europei scoprissero le virtù del pomodoro in cucina e i napoletani in particolare ne facessero una loro bandiera culinaria. Quindi solo in tempi recentissimi rispetto alle migliaia di anni che abbiamo descritto prima, che nascono la pizza e gli spaghetti al pomodoro.


Verso la fine del Settecento dunque si comincia a distinguere la pizza a Napoli prima che spicchi il suo volo nel mondo intero. Arrivando poi al 1830 per avere notizia dell'esistenza di una pizzeria vera e propria (fino allora i pizzaioli avevano solo dei banchi all'aperto) che viene considerata la prima pizzeria nata a Napoli, detta Port'Alba, perché si trovava a fianco dell'arco che da piazza Dante immetteva in via Costantinopoli.


Nell'estate del 1889 accadde un episodio celebre. Il re Umberto I con la regina Margherita, trascorsero l'estate a Napoli nella reggia di Capodimonte, per fare atto di presenza nell'antico regno delle due Sicilie. La regina era incuriosita dalla pizza che non aveva mai mangiato e di cui aveva sentito parlare da qualche scrittore o artista ammesso a corte.


Non potendo andare direttamente in pizzeria, fecero in modo che fosse la pizzeria ad andare da lei; fu chiamato a palazzo il più rinomato pizzaiolo del tempo, Don Raffaele Esposito, titolare della rinomata pizzeria Pietro il Pizzaiolo, che si trovava alla salita Sant'Anna. Don Raffaele utilizzando i forni delle cucine reali, e assistito dalla moglie donna Rosa, preparò una pizza speciale con mozzarella, pomodoro e basilico, cioè con i colori della bandiera italiana, che entusiasmò in particolare la regina Margherita... non solo per motivi patriottici.

Don Raffaele, colse al volo l'occasione e chiamò questa pizza "alla Margherita", il giorno dopo la mise in lista al suo locale ed ebbe come si può immaginare innumerevoli richieste!!!

 

" Il segreto della pizza è l’acqua. Il segreto della pizza è il pomodoro. Il segreto della pizza è la farina. Il segreto della pizza è l’impasto. Il segreto della pizza è il forno a legna. Il segreto della pizza è un segreto. "

 

Dal 21 Aprile al 23 Aprile 2020 a Parma avrà luogo il "Campionato Mondiale della Pizza", nel quale si daranno appuntamento più di 770 maestri pizzaioli e chef da tutti i continenti per confrontarsi e sfidarsi per aggiudicarsi la miglior pizza nelle seguenti categorie:


- PIZZA CLASSICA (tempo max 12 minuti), è la categoria che offre maggior libertà ai pizzaioli nella creazione degli impasti e farciture;

- FREESTYLE, ovvero fare un esibizione acrobatica roteando i dischi della pizza a suon di musica;

- PIZZA SENZA GLUTINE (tempo max 12 minuti), creando una buona alternativa per chi soffre di celiachia;

- PIZZA IN TEGLIA (tempo max 30 minuti), categoria dalle lunghe lievitazioni tipica dei forni e panifici;

- PIZZA NAPOLETANA STG (tempo max di 10 minuti), rigorosamente Margherita o Marinara preparata seguendo uno specifico e rigido disciplinare depositato presso il ministero delle Politiche Agricole e Forestali che rappresenta nel collettivo la vera pizza d' eccellenza;

- PIZZA IN PALA (tempo max di 20 minuti), o anche pizza al metro è la famosa pizza croccante e dalla tipica forma allungata da infornare rigorosamente sulla pala di legno;

- PIZZA PIU' LARGA (tempo max 5 minuti), consiste nell' abilità dei pizzaioli nell' allargare 500 gr di pasta;

- PIZZA A DUE (tempo max 20 minuti), chef e pizzaiolo lavorano insieme per realizzare una pizza unica;

- PIZZAIOLO PIU' VELOCE, consiste nell' allargare più velocemente 5 dischi di pasta arrivando alla misura di 30 cm di diametro ognuna;

- TROFEO HEINZ BECK (tempo max di 30 minuti), ovvero prevede la preparazione di primi piatti di qualità, artigianali ed espressi creati dal cuoco della pizzeria. I piatti verranno giudicati in base a originalità, rispetto delle tradizioni, esecuzione, igiene, tecnica, professionalità, aspetto estetico, gusto ed equilibrio;

- WORLD PIZZA TEAM, è la somma dei punti aggiudicati per i 6 concorrenti divisi in 5 categorie (pizza classica + teglia + pala + senza glutine + pizza a due);

- TRIATHLON, ovvero 3 gare individuali di cottura tra pizza classica/ pizza in teglia/ pizza in pala/ pizza napoletana STG/ pizza senza glutine: il pizzaiolo con il miglior punteggio totale sarà il vincitore in questa categoria.


Ogni concorrente paga una quota di partecipazione di ben 220€ per ogni singola gara, e deve vestirsi con adeguata divisa come espresso da regolamento, se non vogliono vedersi decurtare punti per eventuali incongruenze (assenza copricapo/ incompletezza o scarsa pulizia della divisa/presenza di orologi o bracciali o anelli comportano la diminuzione di 10 punti per ogni voce) e rispettare il tempo max per ogni prova (da 1 a 60 secondi meno 15 punti; da 61 a 120 secondi meno 25 punti; da 121 secondi e oltre meno 50 punti).

campionato mondiale della pizza_ persacolmondo

Dal 29 Maggio al 7 Giugno 2020, invece, avrà luogo la X edizione del "Napoli Pizza Village": cos'è?

Il lungomare Caracciolo di Napoli si trasformerà nella più grande pizzeria a cielo aperto nel mondo (ben 30000mq). La vera protagonista è la pizza, simbolo della gastronomia napoletana dove tutto ebbe inizio.


La manifestazione è ad ingresso libero e gratuito, così come i suoi contenuti: sono previsti concerti, campionato mondiale del Pizzaiuolo - trofeo Caputo, laboratori per bambini e tanto altro. Soltanto chi desidera degustare le prelibatezze del Napoli Pizza Village e cenare può acquistare il ticket menù.

napoli pizza village_ persacolmondo


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