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SAN GIMIGNANO, Slow Travel

“San Gimignano dalle belle torri e dalle belle campane, gli uomini brutti e le donne befane”

(antico proverbio che sintetizza l'invidia delle altre città toscane verso questo straordinario borgo)

Per la sua posizione strategica, la sua architettura e le sue tipicità enogastronomiche, San Gimignano è una delle destinazioni di viaggio più attrattive della Toscana.


Con la sua posizione incantevole sulla cima di una collina (alta circa 300 metri) della famosa zona del Chianti e protetta dalle solide mura della cinta originaria, San Gimignano è uno dei posti magici del Pianeta, posto nel cuore della terra etrusca, che ti fa sentire come se tu fossi trasportato indietro da una macchina del tempo, precisamente all’ epoca medievale!


"San Gimignano delle belle Torri" , si trova in provincia di Siena a sud di Firenze, ed è stato un importante punto di passaggio per i pellegrini che viaggiavano da o verso Roma sulla Via Francigena: questo le permetteva una posizione rilevante e un attività fiorente del commercio. Verso il 1150, la via Francigena venne modificata, e il suo tracciato spostato lontano dalla cittadina. Nonostante questo cambiamento, San Gimignano non smise di essere luogo privilegiato e meta di numerosi commercianti. Nel 1199 il paese si guadagnò la propria indipendenza dai Vescovi di Volterra. Sempre in quel periodo iniziarono le lotte tra guelfi e ghibellini, capeggiati dalle famigerate famiglie degli Ardinghelli e dei Salvucci.


Con la vittoria dei ghibellini, San Gimignano ebbe il suo periodo di massimo splendore, in cui fiorì fortemente l’agricoltura, e il prodotto d’eccellenza, lo zafferano veniva venduto in tutta Italia ed esportato persino in Siria ed Egitto. A confermare il benestare della città furono anche le costruzioni di numerosissime torri, che a quell’ epoca arrivarono ad essere ben 72. Nel 1252 le mura della città inglobarono il poggio di Montestaffoli, ma con la presa dei guelfi di Firenze, nel 1255, le mura vennero totalmente distrutte. Riacquistata l’indipendenza nel 1261 e tornata la supremazia ghibellina, i cittadini ricostruirono le mura comprendendo anche Poggio della Torre. Di conseguenza l’assetto urbanistico venne suddiviso in quattro contrade, ciascuna corrispondente ad un porta della città: contrada Piazza, contrada Castello, contrada di San Giovanni e contrada di San Matteo.


Per un breve periodo, nel Maggio del Trecento, la città ebbe l’onore di ospitare Dante Alighieri, all’ epoca ambasciatore della Lega Guelfa in Toscana. Il Trecento fu un secolo tremendo per la città di San Gimignano, la carestia e la peste furono talmente distruttive che la città nel 1351 fu costretta a consegnarsi a Firenze, rinunciando alla propria autonomia. Nonostante il declino economico e politico, nell’ epoca rinascimentale San Gimignano fu abbellita da numerose opere di artisti senesi e fiorentini, quali Memmo di Filippuccio, Lippo e Federico Memmi, Taddeo di Bartolo, Benozzo Gozzoli, Domenico Ghirlandaio, Sebastiano Mainardi, Piero del Pollaio, ecc.


Nei secoli successivi la città fu completamente emarginata. Ciò permise la sua perfetta conservazione nel tempo. Solo alla fine del XIX secolo si comprese il valore reale della cittadina, che nel 1929 venne sottoposta integralmente a vincolo monumentale. In seguito nel 1990 verrà dichiarata dall’UNESCO patrimonio culturale dell’umanità.

san gimignano_ persacolmondo

San Gimignano probabilmente sorge da un sito precedentemente abitato da Etruschi. La presenza di questa popolazione è testimoniata da numerose tombe ritrovate nel territorio circostante. La cittadina fu per la prima volta menzionata intorno all’anno 1000. Secondo la tradizione il nome derivò dal Vescovo di Modena, San Gemignano, che in quel tempo difese la città dagli attacchi di Attila. Le prime mura cittadine risalgono al 998 d.C., e racchiudevano il poggio della torre con la sede vescovile.


Quando la città rifiorì e diventò “Comune”, la cittadina divenne celebre per una caratteristica che l’avrebbe distinto per sempre: le torri.

Le famiglie patrizie che controllavano la città costruirono circa 72 case-torri (alcune alte fino a 50 m) come simboli della loro ricchezza e potere (la loro altezza infatti determinava il prestigio della famiglia, più la torre era alta, più la famiglia era influente all’interno della cittadina). La competizione terminò quando il Podestà obbligò a non costruire Case Torri più alte del Palazzo Comunale (51m). Sebbene ne siano sopravvissuti solo 14, San Gimignano ha conservato la sua atmosfera e il suo aspetto feudale.


Per raggiungere le torri di persona, basta camminare verso Piazza del Duomo. Passando da Porta San Giovanni a sud della città e percorrendo tutta via San Giovanni vi ritroverete infatti nel cuore di San Gimignano, dove si trovano le due principali piazze, Piazza della Cisterna e, appunto, Piazza del Duomo. La prima deve il suo nome al pozzo ottagonale presente al centro della piazza, fatto ampliare nel 1346 dal Podestà Guccio dei Malavolti, di cui è possibile scorgere lo stemma (una scala) sulla pietra del pozzo. La piazza era il centro di antiche botteghe e taverne, oggi sostituite da negozi di lusso. Qui è possibile trovare inoltre la famosa Gelateria Dondoli, in cui assaggiare gusti particolari e insoliti, pluripremiata in tutto il mondo. Da Piazza della Cisterna si può entrare poi in Piazza del Duomo, che ospita sulla sinistra il Palazzo comunale (quando è aperto puoi visitare l'interno per vedere bellissimi affreschi mentre vai da una stanza all'altra), il Duomo o Basilica Collegiata di Santa Maria Assunta e sul lato opposto il Palazzo dei Ghibellini Salvucci. Sulla destra troviamo poi il Palazzo Chigi-Useppi e il vecchio Palazzo del Podesta con la Torre Rognosa.


Dall’altro lato della piazza c’è la Torre del Diavolo, chiamata così perchè si racconta che il proprietario, tornato da un lungo viaggio, la trovò più alta. Chi aveva potuto farlo in sua assenza se non il diavolo in persona?

piazza della cisterna san gimignano
piazza duomo san gimignano

Vicino a piazza Duomo cercate una coppia di alte torri affiancate: si tratta delle Torri Gemelle, situate in Piazza delle Erbe, hanno più di 700 anni. Furono costruiti dalla famiglia Salvucci per mostrare la loro ricchezza e importanza, ma una regola all'epoca diceva che le torri non potevano essere più alte della vecchia torre del municipio. Questi due furono costruiti un pò più corti della torre del municipio. La base di uno inizia a un'altitudine più elevata rispetto alla base dell'altro. Se vista da una certa angolazione, una torre può essere sovrapposta all'altra, dando l'impressione che i Salvucci avessero la torre più alta intorno. La Torre Salvucci Maggiore, la più alta delle due, ospita un'originale residenza d'epoca su più piani disponibile per locazione turistica

La Torre Grossa, situata in Piazza Duomo, è la più alta della città con i suoi 54 metri. Dante Alighieri, che soggiornò a San Gimignano nel 1300, non vide mai l' inizio dei lavori della torre, che iniziarono pochi mesi dopo la partenza del Sommo Poeta e terminarono 11 anni dopo. La Torre Grossa, insieme alle Torri Gemelle di San Gimignano, sono le uniche su cui è possibile salire.

Come ben potrete immaginare, dall' alto dell' edificio è possibile godere di uno dei più bei panorami sul borgo e sulle colline circostanti. La Torre Rognosa, conosciuta anche come “torre dell’Orologio” è una delle più alte della città, ed anche tra quelle meglio conservate. La sua ubicazione è in piazza del Duomo: costruita nel 1200, ed alta 52 metri, con base quadrata, fu di proprietà prima della famiglia Gregori e poi degli Oti. Lo sapete perchè fu nominata Rognosa? Deriva dal fatto che, dopo il trasloco del podestà, fece da carcere, per questo era visitata da chi aveva "rogne".

mappa san gimignano_ persacolmondo

Per approfondire ancor di più la storia antica di San Gimignano, visita i suoi Musei.

Il Museo Archeologico, con la sua importante collezione di pezzi etruschi, romani e medievali trovati nel borgo e nell’ area circostante; il Museo dell’Arte Sacra; il Museo della Tortura e del Crimine Medievale situato nelle segrete della Torre del Diavolo che offre una collezione impressionante di strumenti di tortura, alcuni dei quali tutt’ oggi in uso in varie parti del mondo, un esperienza terrificante e interessante nel mondo tenebroso degli orrori medievali.

Una visita raccomandata invece agli amanti del vino e della fotografia è Villa della Rocca di Montestaffoli che ospita il Museo del Vino Vernaccia che offre ai visitatori l’indimenticabile esperienza di degustazione dei vini locali guidata da esperti sommelier.

Ci sono diverse cantine vicino a San Gimignano, e il produttore locale Cappella Sant'Andrea è il luogo perfetto per scoprire il vino autentico della zona, la Vernaccia di San Gimignano . È considerato uno dei migliori vini bianchi italiani ed è unico per San Gimignano... persino Dante Alighieri ne parla nella Divina Commedia, quando fra coloro che scontano i peccati di gola vede Papa Martino IV, ghiotto di Anguille di Bolsena affogate nella Vernaccia.

Un altro prodotto raro, gustoso e colorato è lo “Zafferano Purissimo di San Gimignano”. Fin dall’ antichità è sempre stato una spezia pregiata e costosissima, e nel medioevo divenne fondamentale per l´economia della città, proprio per il suo valore e il suo costo: sembra incredibile, ma nel 1220 il comune pagò parte dei suoi debiti in zafferano! Ma cosa ha di così speciale? La sua purezza viene dal fatto che è coltivato da sempre con metodi assolutamente naturali, senza ombra di prodotti chimici; in più gli “stimmi”, il cuore rosso del fiore viola intenso dello zafferano, sono confezionati interi per preservare l’aroma fortissimo. Solo l´originale riporta la dicitura “Zafferano Purissimo di San Gimignano”.


Altri prodotti tipici sono l’Olio Extravergine di Oliva di San Gimignano, che rappresenta uno degli elementi della tradizionale cucina italiana, molto usato nei piatti toscani; il formaggio Pecorino e il Miele locale di alta qualità. Insieme a queste specialità si possano assaggiare deliziosi salumi come il Prosciutto Toscano DOP, la Spalla, il Salame Toscano, la Finocchiona, la Cinta Senese.


Camminando per le viuzze di San Gimignano incontrerai i caratteristici negozi artigianali e boutique costruiti proprio nelle vecchie mura che vendono i prodotti tipici del territorio, come le splendide ceramiche dipinte a mano da maestri pittori, o le meravigliose tovaglie ricamate a mano, come un tempo, dalle pazienti ricamatrici.


Il terzo finesettimana di Giugno (20 e 21 Giugno 2020), ha luogo la “Ferie delle Messi”: nel medioevo la popolazione celebrava i raccolti con canti, balli, giochi e la “giostra dei bastoni”, ovvero combattimenti a cavallo tra campioni armati di mazze di legno. Ancora oggi, i cavalli, i costumi, il pubblico che incita, lo rendono uno degli eventi più suggestivi dell’anno.


San Gimignano vi aspetta, perchè no abbinando la visita di Siena e Volterra.

Stay Tuned!

vernaccia di san gimignano wine experience- il museo del vino

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