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Plovdiv -capitale europea della cultura 2019- in un giorno



Plovdiv, capitale europea della cultura 2019 e seconda città della Bulgaria per numero di abitanti dopo Sofia, è la tappa numero 2 del mio viaggio in Europa Orientale.

Raggiungere Plovdiv partendo dalla città di Sofia è davvero semplice ed i mezzi a disposizione sono molteplici... Pensate che ha un aeroporto internazionale, una stazione ferroviaria e 3 stazioni degli autobus.

Io ho optato per il bus che in meno di 2 ore di superstrada porta dalla stazione di Sofia, facilmente raggiungibile a piedi dal Complesso di Serdica, alla stazione di Plovdiv, anch'essa poco distante dal centro storico.

"La Firenze della Bulgaria", così viene nominata questa antica città, si sviluppa su due livelli differenti, uno più "moderno", ai piedi dei sette colli che la circondano, ed uno più "antico", lungo le pendici di un dei sei colli.

Sinceramente la parte che mi ha maggiormente affascinata è l'area cittadina più antica, con le sue stradine ciottolate e in pendenza, i muri con i mattoni a vista, i caffè dall’aria bohémien, le numerose gallerie d’arte e le case dai colori tenui e quasi malinconici... per non parlare delle anziane signore davanti a piccoli negozietti di antiquariato pronte a venderti un pezzo del loro passato (pensate che ho anche trovato un'immagine del Duomo di Milano...hahaha)!!!


Sono stata a Plovdiv un giorno solo, dall'alba al tramonto, e devo ammettere che ne è valsa la pena!!!

Ho iniziato il mio tour della città in Piazza del Municipio, dove si può ammirare uno scudo con raffigurati i simboli della città: una corona, dei leoni, un fiume e 6 colline (Plovdiv sorge su 6 colline...anche se inizialmente erano 7 ma uno è stato "distrutto" per lasciare spazio alla città).


Successivamente mi sono incamminata lungo Ulitsa Knyaz Alexander I, un boulevard pedonale ricco di negozietti di ogni genere, compreso un piccolo centro commerciale costruiti su alcuni resti della città. Vi consiglio di entrarci e andare al piano -1 utilizzando le scale mobili... vi affascinerà la capacità del popolo bulgaro di unire passato e presente all'interno dello stesso contesto architettonico!

Proseguendo lungo la via, mi sono fermata ad ammirare la tanto nota scritta colorata "together" (insieme) con uno dei sette colli che fa da sfondo perfetto per questa foto ricordo.

Al lato della scritta si trova la statua marmorea di Milo, una persona gentile, estroversa e sempre disponibile.

La statua lo rappresenta mentre porta una mano al suo grande orecchio sinistro come a voler ascoltare un bisbiglio... si racconta che costui fosse il custode dei segreti più profondi e personali, quelli che non si vorrebbero raccontare a nessuno, se non ad una statua silente. Mi affascinano sempre queste strane credenze...secondo voi potevo non raccontare al giovane un mio grande segreto?! ovvio che no... gli ho raccontato il mio segreto più grande! hahaha!

Proseguendo lungo la strada, si giunge allo Stadio Philippopolis, arena romana costruita ad un livello inferiore rispetto alla via pedonale. Con una rampa di scale in ferro si può scendere e camminare lungo i suoi gradoni.

Alle spalle dello stadio, affacciata sulla piazza dzhumaya sorge la Moschea Dzhumaya, la più antica della Bulgaria.


Lasciandosi la moschea alle spalle si prosegue in una strada ciottolosa leggermente in pendenza per immergersi completamente nella Città Vecchia, lungo la collina Nebet Tebe.


Una particolarità di questa zona lo stile architettonico delle numerose case, molte delle quali adibite a museo (come Casa Hindlian, Casa Nedkovich e Casa Balabavon). Per visitarle tutte internamente non basterebbe un giorno, io vi consiglio di identificarne una e dedicarvi solo ad essa!!! Quella che mi ha affascinata in modo particolare era l'ex casa residenziale attualmente adibita a museo, Museo Etnografico di Plovdiv; anche se non siete interessati al museo entrate a vedere il patio, sembra di essere catapultati in un film d'epoca antica.


Accanto a quest'ultimo si trova la Chiesa di Sveti Konstantin e Sveta Elena: chiesa più antica della città dedicata a Costantino il Grande e alla madre Helena. Sappiate che la chiesa chiude alle ore 17.00 ed il custode non sgarra di mezzo secondo!

La tappa successiva della mia passeggiata nella Città Vecchia di Plovdiv è stata presso l’Antico Teatro Romano di Philippopolis, costruito lungo le pendici della collina tra il 114 ed il 117 per volere dell’imperatore Traiano.

Il teatro, con le sue 6000 sedute, è stato in gran parte restaurato e oggigiorno ospita spettacoli di vario genere, dal balletto all'opera fino ai concerti rock... deve essere davvero suggestivo assistere ad uno spettacolo in questa ambientazione "vintage".


La mia giornata a Plovdiv è quasi giunta al termine, ma prima di avviarmi verso la stazione per tornare a Sofia sono andata in cima alla Collina di Nebet Tebe, dove oltre al complesso archeologico della vecchia città di Eumolpia (poi diventata Philippopolis) ho potuto assistere ad un suggestivo tramonto... quando il sole si nasconde silenzioso dietro la collina per lasciare spazio alla sua amata Luna!

E come il sole saluta il giorno appena passato, io saluto questa affascinante e accogliente città, per tornare a Sofia, la capitale.


Ma prima di lasciare voi, come tradizione vuole, ho alcune tips per voi:


1) shopping: le mie tanto amate ceramiche a Plovdiv costano decisamente meno rispetto a Sofia (la stessa anfora a Sofia costava 8 liev, pari a 4 euro, mentre a Plovdiv 4, esattamente la metà)


2) Se avete tempo visitate anche Kapana, la qui traduzione letterale è “trappola”, così definita per le numerose e strette viette, le strade ciottolose e dissestate ed i numerosi bazar che una volta popolavano la zona... diventando una vera e propria "trappola" per i viaggianti.


3) Se avete la possibilità di pernottare in città vi consiglio di farlo, dicono che la vita notturna sia un punto forte :)


4) Io ho pranzato al Rahat Tebe, si mangia bene ed è a buon mercato


5) Il bus che da Sofia porta a Plovdiv costa 14 liev (7 euro)


Buon viaggiooooo!


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