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Il mio primo viaggio... in Egitto

In questa quarantena ho ripensato molto ai miei viaggi passati, un pò per nostalgia e un pò per rivivere nella mia mente i luoghi e momenti più o meno belli di ciò che ho vissuto in tutti questi anni. Ma facendo mente locale, qual è stato il mio primo vero viaggio?

Escludendo l' unica gita scolastica in quel di Londra (prima volta all' estero e che prendevo l' aereo), nel lontano Maggio 2010, a distanza di esattamente ben 10 anni, sono partita per l' Egitto, in compagnia di mia sorella e di un amica.

Da dove posso iniziare a raccontare?

Beh, partiamo dal presupposto che all' età di 20 anni ci siamo affidate nelle mani di un agenzia di viaggi, con cui abbiamo optato una formula roulette - esiste ancora oggi?- per risparmiare qualche soldino e riservarci la sorpresa di sapere solo al momento dell' atterraggio in quale struttura saremmo finite tra le due in ballo (Flamenco Beach o Magawish Village).

E' arrivato il momento, la nostra struttura sarà il.... Flamenco Beach!!!

Ai tempi, la struttura era ben organizzata tra animazione, un buon ristorante, camere confortevoli e personale cortese.

Supercontente della scelta, è iniziata la nostra avventura ad El Quseir, Marsa Alam.

FLAMENCO BEACH RESORT, EL QUSEIR

Prese dall' entusiasmo iniziammo a programmare le gite giornaliere per il periodo in cui saremmo rimaste.

1) JEEP SAFARI E CENA NEL DESERTO.

La giornata è iniziata sulla spiaggia del nostro resort, rilassandoci e facendoci il bagno nelle acque del Mar Rosso, dopo pranzo finalmente siamo partite con la jeep per la nostra prima escursione, immerse nel deserto che, contrariamente da come l'avevo immaginato, è di tipo roccioso. Il clima era arido e secco, tant'è che ci riparammo nell' ombra dell' unica pianta presente in quell' area.

La giornata continuava spostandoci in un altra area desertica, presso un villaggio dei beduini.

Qui, a darci il benvenuto c' erano una ragazza con una bambina, che ci illustravano come fare il pane arabo, invitandoci inoltre nella loro tenda per assaporare il Karkadè, il tè rosso del deserto che aiuta a contrastare il caldo.

Dopo questa breve sosta di piacere, il nostro programma prevedeva la cammellata nel deserto, ovvero una passeggiata di pochi metri sul dorso di un cammello: è stato divertente!

Il sole stava per calare.

La nostra guida ci ha portato su una montagnetta da cui poter ammirare il tramonto:il tempo di qualche secondo che il sole si nascose dietro alle montagne, il cielo si dipingeva di blu, e una sensazione magica ti attraversava mente e corpo.

La nostra serata è continuata con una cena seduti sui cuscini, a base di pietanze tipiche, seguita da danze del luogo, tra cui la danza Tanoura (letteralmente significa danza della gonna), dove il ballerino effettua movimenti circolari indossando una gonna colorata di ampia larghezza rimanendo fermo in un punto fisso: impressionante.

VILLAGGIO BEDUINI
JEEP SAFARI, EGITTO

CAMMELLATA

TRAMONTO NEL DESERTO

CENA BEDUINA

2) ALLA SCOPERTA DI LUXOR ED EL QUSEIR

Ciò che abbiamo studiato sui libri di storia, in questa escursione lo vedremo con i nostri occhi: destinazione Luxor!

Luxor è divisa a metà dal Nilo, e si attraversa solo tramite Feluka, ovvero una barca a vela di tradizione egiziana

Cosa vedere? Tra pitture rupestri, geroglifici egiziani, si evince un periodo storico ben lontano da noi, e strabiliante da toccare con mano.

- Tempio di Karnak, considerato uno dei templi più grandi e famosi di tutto l'Egitto, è stato creato per venerare il dio Amon (dio del vento) sua moglie Mut ed il loro figlio. Esso comprende un vasto complesso di templi, viali e un lago sacro. Questo museo a cielo aperto , protetto dall' UNESCO, ospita più di 200 strutture e risale al 2055 a.c. La parte più spettacolare è la grande sala ipostila: oltre 5000 metri quadrati con 134 colonne, di cui 12 centrali di maggior diametro e altezza che sostenevano il soffitto, oggi distrutto, a 23 metri d' altezza;

- Tempio di Luxor, in antichità era collegato al tempio di Karnak mediante il viale di sfingi (oltre 600) lungo 3km i. Fu costruito tra il 1400 e 1000 a.c. per volere dei faraoni Amenhotep III e Ramses II. Il tempio è lungo 260 metri ed è dedicato ad Amon, dio del vento. Noi l' abbiamo visitato di giorno a 40° all' ombra, ma si può visitare anche di sera illuminato (deve essere suggestivo);

- Colossi di Memnonei, sono gigantesche statue del faraone Amenhotep III, orientate verso il Nilo, che presidiavano il suo tempio funerario, di cui rimane ben poco. Ogni statua è alta 14 metri e pesa 700 tonnellate;

- Valle dei Re, a distanza di secoli potrete percorrere e visitare le tombe dei più famosi faraoni (Tutankamhon, Ramses II, Ramses IV etc.);

- Valle delle regine, qui si trovano le tombe delle principesse e le mogli dei faraoni del Nuovo regno, tra le quali la più importante è quella di Nefertari;

- Tempio di Hatshepsut, conosciuto anche come tempio di Deir el-Bahari, è dedicato all' omonima donna che regnò in Egitto durante un lungo periodo.

La sera siamo andate alla scoperta di El Quseir, un' antica cittadina egiziana fondata circa 5000 anni fa, che si trova tra Hurghada e Marsa Alam dove siamo entrati nella chiesa di Santa Maria e Santa Barbara, che è stata fondata da un gruppo di italiani circa un secolo fa.

Inoltre passeggiando nella via tra bazar è possibile acquistare un souvenir di ricordo per voi o per i vostri cari, e per finire in bellezza ci siamo fermate in un locale per fumare il narghilè prima di rientrare in hotel.

LUXOR, EGITTO

LUXOR, EGITTO

LUXOR, EGITTO

MINICROCIERA SUL NILO

CHIESA EL QUSEIR

3) ISOLA DI UTOPIA

La terza ed ultima escursione era dedicata al mare, facendo tappa in questa isola circondata da un mare cristallino dove poter fare snorkelling. Oltre ad assicurarvi di avere pinne, maschera e boccaglio, è consigliabile portare con voi asciugamano, acqua, protezione solare e cappello per ripararvi dal sole, visto che non potrete farlo in altro modo una volta sbarcati sull' isola deserta .Sulla barca con cui ci siamo spostate musica e ballo sono state da padrone per gustare con spensieratezza e divertimento questo momento di assoluta bellezza.Nella mia mente risuona la musica egiziana, in particolare una canzone che è diventata la sigla di questa vacanza:

Wayah, di Amr Diab.

ISOLA DI UTOPIA

@ILMIOPRIMOVIAGGIOINEGITTO

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