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SereMan

Il sogno australiano continua

G'day Mates,

per prima cosa vi chiedo scusa se non mi sono fatta viva per un pò di tempo, ma ho approfittato delle vacanze di Natale (Chrissy holiday secondo lo slang australiano) e degli ultimi giorni a Melbourne per noleggiare un auto ed esplorare alcuni angoli di questa maestosa isola. Ho così tante idee per la mente che spero di non dimenticarne neanche una, perchè ogni singola cosa che accade in Australia è degna di essere vissuta pienamente, ricordata e condivisa.



Ma prima di raccontarvi dei bellissimi posti che ho visitato, vorrei aprire una breve parentesi sugli australiani, i nostri amici "aussie". Devo ammettere che mi sto quasi (e ribadisco quasi) abituando a questa cultura e al loro modo di parlare frettoloso, raffazzonato e terribilmente abbreviato, anche se devo ammettere che la sera il mio cervello chiede ancora pietà!

Ogni "G'day", ovvero good morning è seguito da un “How are you going?” oppure "how is it going?", ovvero come va? Se sei fortunato sarà pronunciato interamente, se invece sono di fretta (il che è tutto da vedere perchè vivono tutto con moooolta calma), quello che sentirete sarà un "how is going?" o peggio ancora "how-ing?" o semplicemente uno strano verso. Tutto normale, non preoccupatevi!



Pensate che qualche giorno fa, prima di iniziare il turno, mi sono fermata per una rapida brekky (breakfast), ovvero colazione con alcuni colleghi aussie. Stavo raccontando del mio day off trascorso nella Mornington Peninsula (di cui vi parlerò a breve in un post), e durante la nostra convo, conversation, l'aussie se ne esce con la frase "Good onya", ovvero good on you, brava/ben fatto! Non poteva di certo mancare la domandona del secolo: "Did you see a roo?", lo so, vi starete chiedendo anche voi cosa sia un Roo... bhe, un kangaroo, ma pronunciare "kanga" richiede troppo tempo hahahah!

Vi rendete conto? è come studiare una nuova lingua! Per non parlare di tutti gli "as" usati dopo un aggettivo per enfatizzarlo... io all'inizio pensavo volessero fare dei paragoni, senza capire con cosa!

Vi prometto che prima di tornare in Italia scriverò un post riassumendo tutte le parole in slang che sto imparando, perchè sono davvero divertenti, ora però vorrei raccontarvi dei bellissimi posti che hanno visto i miei occhi in questi giorni.



Sono stata alla Great Ocean Road, considerata una delle strade più scenografiche al mondo (e devo ammettere che sinora è stata una delle più belle strade che io abbia percorso, dopo il viaggio in Patagonia Cilena).



Ho fatto un trekking nel Parco Nazionale di Grampians e scattato una foto con i piedi a penzolini nel vuoto e ho visto un bellissimo arcobaleno ergersi dalle Cascate di McKenzie.



Ho fatto un altro trekking al Wilsons Promontory, la selvaggia penisola nella parte più meridionale del continente australiano, poco distante dalla Tasmania e mi sono spaventata quando un enorme wombat mi ha attraversato la strada.





Ma non è ancora finita, perchè ho visitato anche la Mornington Peninsula a poche ore dalla città di Melbourne (dove ho anche preso una multa di ben 97,00 dollari per aver parcheggiato nel senso opposto di marcia).




Sono stata anche al Wooling Hill Memorial Garden Estate e nel Parco Nazionale di Ballarat, dove ho avuto un contatto diretto con i Roo.



Infine, come si suol dire non per questo meno importante, ho girato in lungo e in largo la città di Melbourne e fatto un interessante tour di street art (che merita di essere raccontato).

Non vedo l'ora di condividerli tutti con voi. Stay tuned e per riprendere un'espressione australiana "see ya!", abbreviazione di "see you later", ci vediamo dopo.



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