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Bimbo si perde a 1.400km da casa e rincasa dopo 25 anni

Perso a 1.400 km da casa, dopo 25 anni il giovane riesce a rincasare grazie alla moderna tecnologia di Google Earth. Per quanto assurda possa sembrare, è la storia vera di Saroo Brierley, ora imprenditore alberghiero.

Abbandonato dal padre all'età di 5 anni e costretto a fare l'elemosina insieme al fratello per potersi permettere una minima razione di cibo, un giorno salì su un treno. Quel treno cambiò per sempre la sua vita. "Ho aperto gli occhi e non riuscivo a vedere mio fratello" racconta Saroo, "ma ho visto un treno davanti a me con la porta aperta e per qualche ragione ho pensato che fosse a bordo. Ho fatto una corsa e sono saltato su quel treno proprio mentre le porte si chiudevano e il convoglio si metteva in moto. Solo in quel momento ho realizzato che mio fratello non era lì".


Così fece un viaggio di mille miglia, attraversando tutta l'India, fino a Kolkata, una città a nord-est del paese.

Dopo un periodo a mendicare per la città, Saroo venne richiuso in un orfanotrofio fino a quando venne adottato da una coppia australiana. Trasferito in Tasmania e amato e coccolato dalla nuova famiglia adottiva, non passava minuto in cui il giovane non ripensava alla sua famiglia d'origine ed il desiderio di poterli rincontrare era sempre vivo in lui.

"Ho viaggiato tanto con i miei fratelli", racconta, "ho visto tante zone intorno a casa mia. Mi ricordavo alcuni punti di riferimento, ad esempio c'era una cascata dove giocavamo e la diga. Ma io non conoscevo il nome della città, e trovare un piccolo quartiere in un paese così grande sembrava quasi impossibile".


Ma un gran giorno, dopo tante ore trascorse a navigare su Google Earth alla ricerca di punti di riferimento che si incrociassero con i suoi vaghi ricordi di bambino, tutto gli fu più chiaro. "Sul lato destro si dovrebbe vedere la stazione ferroviaria con tre binari". C' era.

"Sul lato sinistro si dovrebbe vedere una grande fontana". C' era.

"Tutti i pezzi cominciavano a incastrarsi, tutto cominciava a corrispondere. Così ho tracciato all'indietro la strada che avrei seguito da bambino".

Ci sono voluti mesi per organizzare nel dettaglio il viaggio che lo avrebbe portato a Khandwa, una piccola città nel Madhya Pradesh. Ma una volta giunto sul luogo, la casa natale era chiusa e disabitata. Preso da un sentimento di dispiacere misto disperazione, iniziò a vagare per la città e chiedere informazioni.

Fino a quando una donna, incuriosita dalla presenza di uno straniero, si dimostrò disponibile ad aiutarlo e a condurlo dalla madre. "Sono rimasto stordito. Non riuscivo a crederci. Ho girato l'angolo della strada, appena 15 metri più in là, e ho trovato tre donne in piedi davanti all'entrata di una casa. Ho guardato la seconda e ho pensato: "C'è qualcosa in te". Dopo pochi secondi ho capito che era lei. Sembrava molto più bassa di quanto ricordassi quando ero un bambino di 4 anni. Ma lei camminava verso di me, e io camminavo verso di lei, e le mie emozioni, le lacrime, la chimica nel cervello, è stato tutto come una fusione nucleare. Io non sapevo davvero cosa dire, perché non avrei mai pensato che questo momento sarebbe arrivato, che davvero avrei rivisto mia madre. E invece ero lì, in piedi di fronte a lei".


Uno storia a lieto fine che ha colpito proprio tutti, tanto che Saroo ha pubblicato il libro "La lunga strada per tornare a casa" e un film "Lion – La strada verso casa", con Nicole Kidman e Dev Patel.



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